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[BO] mer 28 nov h.18.30: seconda assemblea pubblica di ACCA

Mercoledì 28 novembre alle ore 18.30 si terrà la seconda assemblea pubblica di ACCA presso il Centro Interculturale Zonarelli in Via Sacco 14, in San Donato. È un percorso antirazzista cittadino che vuole contrastare il crescente degrado civile e umano della società in cui viviamo. Qui ci sono volantini che si possono stampare e diffondere. Questo è il testo che indice l’assemblea:

Seconda assemblea pubblica per organizzare e costruire insieme un percorso di resistenza e mobilitazione sociale.

Durante la prima assemblea pubblica del 14 novembre, partecipata da oltre un centinaio di persone, sono emersi vari spunti che tendono alla costruzione di un percorso in rete, per diffondere un ANTIRAZZISMO reale, contro ogni forma di discriminazione e disuguaglianza, per costruire insieme nuove forme di comunità e pratiche di cittadinanza.

Ci vediamo, il 28 novembre, per raccogliere, condividere e sviluppare, proposte, idee, pratiche di solidarietà concreta per portare avanti una rete antirazzista.

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[Forlì] Iniziativa di Lealtà&Azione il 7 dicembre

I neonazisti di Lealtà&Azione organizzano il 7 dicembre alle ore 18.30 un aperitivo a Forlì nella Caffetteria Perugini di Via dei Filergiti 5.

Come al solito, si presentano sotto le mentite spoglie dell’associazione «I lupi danno la zampa». Presentano il loro calendario e raccolgono fondi per canili e gattili.

Va da sé che non si dovrebbero lasciare quelle povere creature nelle mani di neonazisti!

Ma intanto facciamo sapere a chi li ospita che la loro presenza è poco gradita. Questa è la pagina facebook del locale:

https://www.facebook.com/CaffetteriaPerugini/

Ovviamente non c’è ragione di insultarli, ma spiegate loro che cos’è Lealtà&Azione e «I lupi danno la zampa». Perché si rendano conto che ci sarà anche gente che non prenderà più caffè e cornetto alla loro Caffetteria.

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Fascismo automobilistico

Ormai i pedoni e i ciclisti travolti da automobili in corsa sono più di due o tre al giorno. Di notte, o in pieno giorno, e persino sulle strisce pedonali. Tanti anziani, tanti immigrati travolti e uccisi da ignoti «pirati della strada». A Bologna qualche giorno fa un Suv ha colpito e ferito gravemente il poeta Gennarino, ospite del dormitorio Beltrame e un tempo grande pasticcere.

Di fronte al notevole incremento del fenomeno, viene spontaneo chiedersi fino a che punto si tratti di «tragiche fatalità» e non invece di uno sfogo fascistoide di frustrazioni o idee più o meno consapevoli. Spendo tanti soldi per la mia bella auto, e quindi posso passare sul corpo di altri a piedi o in bicicletta…

D’altra parte, a Bologna ormai non è più tanto raro trovare taxisti che si lasciano andare con i malcapitati clienti a sproloqui fascisti e razzisti contro «extracomunitari», «prostitute» e «tossici». Non di rado taxi e autobus stringono pericolosamente le biciclette contro le auto parcheggiate senza alcun bisogno. Abbiamo ricevuto tre segnalazioni recenti di taxisti che hanno dichiarato rabbiosamente di voler investire biciclette e immigrati.

Queste persone svolgono un lavoro pubblico e non si può tollerare che facciano discorsi razzisti o sessisti o cerchino addirittura di intimidire e far male.

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[BO] sab 24 nov h.18: presentazione del film STYX con il regista Wolfgang Fischer @Cinema Orione

Sabato 24 novembre al Cinema Orione di Bologna, in Via Cimabue 14, si terrà la proiezione del film Styx presentato dal regista Wolfgang Fisher. Il film racconta di una velista tedesca che s’imbatte in una barca di migranti alla deriva, e non li abbandona come le viene intimato dalla Guardia costiera. Styx è il nome latino degli inferi, immaginati come fiume che inghiotte e cancella. Un film straordinario, promosso da una piccola casa di distribuzione calabrese e confinato in circuiti marginali, perché oggi il terribile destino di chi attraversa il mare non si deve vedere, non deve stare a cuore a nessuno, non se ne deve discutere pubblicamente.

«Ciò che Styx ci dà a vedere, in maniera tanto diretta da sentire sulla propria pelle l’urgenza della situazione, è la divisione intollerabile tra due mondi: quello per cui il mare evoca il paradiso e quello per cui è il fiume dell’Inferno, quello in cui qualsiasi altro bisogno si cancella davanti alla necessità della semplice sopravvivenza e quello per cui riempire un modulo è un imperativo più categorico della vita di altri esseri umani».

Qui una scheda del film.

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27 novembre 1972: Fiore Mete viene accoltellato perché si rifiuta di votare MSI

Negli anni Settanta il paese di Conflenti, nelle colline fra Lamezia e Catanzaro, era amministrato dall’MSI per via di un agrario neofascista, Stranger, che controllava i voti dei contadini con ricatti, soprusi e violenze.

Era il 27 novembre 1972 quando un contadino 62enne iscritto alla Coldiretti, Fiore Mete, venne accoltellato e ucciso dal militante missino Raffaele Rocca per essersi rifiutato di votare il partito neofascista capeggiato da Almirante.

Così veniva ricordato l’omicidio su «Diario» del 5 dicembre 2003:

FIORE METE. Ha 62 anni, è padre di sette figli, due maschi e cinque femmine. Fa il massaro a Conflenti, in provincia di Catanzaro. Il 26 novembre 1972 un compaesano viene a trovarlo a casa, per convincerlo a votare MSI alle elezioni. Fiore è un tipo ospitale, e accoglie con gentilezza – e cibo, e vino – Raffaele Rocca anche se questi ha fama di essere un violento, e anche se il massaro non ha alcuna intenzione di votare MSI. La discussione prosegue fino a notte fonda. Verso le tre e mezza il giovane Rocca, inferocito per il voto mancato, comincia a picchiare l’anziano contadino: incurante delle suppliche, lo trascina fuori e lo ammazza con 27 coltellate. Se la caverà, come ricorda il cognato di Fiore Mete, con 12 anni di galera.

Oggi uno strumento fondamentale del dominio è la continua manipolazione della memoria sociale e il discredito verso ogni prospettiva di lungo periodo. Così non ci rendiamo più conto delle migliaia di vite spezzate dalla violenza padronale e neofascista.

Invece i neofascisti sono capaci persino di INVENTARSI le proprie vittime come nel caso di Emanuele Zilli, morto 25enne il 5 novembre 1973 per una accidentale caduta in motorino, ed entrato negli ultimi dieci anni nel martirologio neofascista di Pavia e dintorni come vittima di una supposta aggressione stradale.

È il solito vittimismo fantasioso e strumentale dei neofascisti che serve soltanto a giustificare nuove violenze.

Ricordare il passato vuol dire preparare un futuro diverso!

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“Colpo su colpo, post su post”: l’antifascismo passa anche dal dibattito culturale sul web

Oggi si tratta di rispondere colpo su colpo alla propaganda neofascista e sovranista, con ogni mezzo necessario. Mentre TV, radio e giornali di regime propinano un pensiero spazzatura che serve solo a manipolare le coscienze e a nascondere i problemi, ci sono tante persone che non trovano ambiti e modi per esprimere la loro rabbia ed estraneità all’esistente. Riceviamo e condividiamo la seguente riflessione dalla rivista “Malamente”.

“Colpo su colpo, post su post”: l’antifascismo passa anche dal dibattito culturale sul web
di Vittorio e Luigi (Rivista Malamente)

A cosa serve una rivista “di lotta e critica del territorio”? Sui social network la maggior parte degli utenti sempre e quando trovasse il tempo di rispondere potrebbe laconicamente concludere: “a un cazzo!” Eppure la breve cronaca della opposizione critica della rivista Malamente a due eventi pubblici del filosofo reazionario Diego Fusaro dimostra il contrario. Viviamo tempi in cui nella sfera pubblica si estende una crescente egemonia del discorso reazionario in tutte le sue sfumature: clericali, fasciste, omofobe, patriarcali, razziste. In molti casi i portavoce di questa egemonia di discorso hanno un ampio sostegno dei media tradizionali ed elettronici che amplificano la loro presenza nello spazio comunicativo pubblico. Per contro essi mostrano una scarsa profondità teorica, ma poiché non incontrano quasi nessuna resistenza ed i loro seguaci hanno da tempo rinunciato al pensiero critico, possono presentarsi come artisti, poeti, filosofi, l’equivalente di nani da giardino dorati nel recinto del sovranismo di governo. Sono contro il sistema ma difendono le classi dominanti, sono ribelli ma si fanno difendere dalla polizia in ogni appuntamento pubblico, sono anticonformisti ma baciano il rosario e l’acquasanta. Per contro lo sfaldamento del terreno politico della “sinistra” ha reso afone o impotenti molte figure di intellettuali, altri hanno optato direttamente per l’opportunismo e il conformismo, strada sempre aperta purtroppo a chi resta in minoranza.

In due occasioni invece nell’ultimo anno abbiamo preso posizione contro la presenza nelle province marchigiane del più mediatico ed attivo propagandista neofascista e siamo riusciti ad accendere un dibattito pubblico con post su Facebook che hanno ricevuto in entrambi i casi più di 20.000 visualizzazioni e decine di commenti interessanti. A marzo 2018 in occasione della apertura di un ciclo di conferenze clericofasciste ad Ancona abbiamo denunciato ed ottenuto il ritiro del patrocinio della Regione Marche e l’intervento “miracoloso” di un vescovo che ha sfrattato la conferenza. Nel caso della ospitata di Fusaro presso la biblioteca Memo di Fano ad ottobre la reazione pubblica è stata più tiepida, ma il pubblico della rete ci ha premiato leggendo ancora una volta per più di 20.000 volte il nostro post su Facebook…

Puntuale si ripresenta in questi casi una critica che ha la consistenza dell’aria fritta: “se lo contestate gli date visibilità”. Beh nel caso di Fusaro, come d’altra parte in quello di Salvini, è come dire che fischiare Gianni Morandi possa dargli più celebrità, un non-sense, esatto. È divertente poi notare come Fusaro assuma lo stesso linguaggio neo-autoritario di Salvini e di altri campioni del neofascismo su Facebook: ostentano sicurezza condita da una fragile ironia fatta di emoticon che mandano bacini e sorrisetti alternata a minacce di denuncia e polizia ed a luoghi comuni sul “fascismo degli antifascisti”.

Invece vediamo che prendere posizione in modo netto contro il populismo dell’estrema destra è necessario oggi più che mai a dissipare la confusione che regna in molte persone che hanno perso fiducia e punti di riferimento. La critica è anche il motore della ricostruzione di un pensiero alternativo alla narrazione tossica sovranista e reazionaria, è lo sforzo di riportare al centro del discorso pubblico affermazioni e domande che nascano dai desideri reali di donne e uomini che vivono ogni giorno l’oppressione, lo sfruttamento e la negazione della propria identità, ma che sperimentano allo stesso tempo forme di vita che non si rispecchiano nel discorso del mainstream. La cultura per noi non è un campo di dibattito riservato al tempo libero ma è una dimensione di lotta politica.

Vedi anche:
Jihadisti con la croce. Una scuola di fascismo clericale ad Ancona
La cultura delle caverne: un fascista clericale e un massone alla Memo di Fano?

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[Cesena] sab 1 dic h.15.30: giornata di convivialità, divertimento e informazione

Riceviamo e condividiamo l’invito a una giornata di socialità antifascista e antirazzista a Cesena. Contro le politiche del profitto condite di paura e paranoia, nulla di meglio che una festa in piazza!

SABATO 1 DICEMBRE 2018

GIORNATA DI CONVIVIALITÀ, DIVERTIMENTO E INFORMAZIONE…

Per gridare che la città è di chi se la vive, non di chi ha il portafogli nel cuore e una telecamere al posto del cervello.

Ci vediamo in Piazza della Libertà a Cesena per rivendicare una socialità aperta a tutte e tutti, spontanea, libera e gratuita, in contrapposizione alle mire politiche e speculative che vorrebbero fare di ogni piazza un luogo del consumo fine a se stesso, e con la scusa della lotta al “degrado” e al “bivacco” colpire non la povertà ma i poveri.

Ricordando che il vero degrado è lo spazio concesso ai fascisti e ai razzisti in città!

Ci vediamo tutte e tutti in Piazza della Libertà a Cesena – Porta qualcosa da mangiare e/o da bere, e da condividere!

SABATO 1 DICEMBRE ORE 15:30: MERENDA SOCIALE, GIOCHI, CHIACCHIERE E TORNEO DI BOCCE QUADRE

Assemblea Antifascista di Cesena – per contatti: cesenantifa at inventati punto org

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Giù le mani da Durruti! Giù le mani dalla lotta di classe!

Quella della lotta di classe è una grande storia. È il nostro passato ed è il nostro futuro. Per questo padroni, fascisti e ideologi da strapazzo amano scagazzarci sopra con il loro vani tentativi di appropriazione indebita e di revisionismo d’accatto. Riceviamo e condividiamo una presa di posizione di Gianni Sartori.

GI
Ù LE MANI DA DURRUTI! GIÙ LE MANI DALLA LOTTA DI CLASSE!
di Gianni Sartori

Premessa con lamento e domanda retorica.
Di nuovo? Ancora? Ma perché tocca a me – proletario autoalfabetizzato che non è nemmeno anarchico – intervenire?
Non bastavano l’Irlanda e Bobby Sands?
Rimando alla lettura dell’ormai datato “Fascisti, tenete giù le mani dall’Irlanda” e ci (ri)provo.

SENZA VERGOGNA.
DOPO CHE GUEVARA E BOBBY SANDS, ORA ANCHE CON DURRUTI

Lo sapevo, prima o poi doveva succedere. Anche se mi aspettavo che a compiere l’atto osceno in luogo pubblico (la “rete”) sarebbero stati direttamente i fasci. Invece stavolta pare avvenga per interposta persona. Materia troppo delicata, evidentemente. Da maneggiare con cura. Meglio mandare avanti gli ascari. Continued…

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Altro neofascismo patinato: Lealtà Azione su SkyTg24

Uno dei segni più evidenti del rapporto fra squadrismo neofascista e potere economico sono i tanti servizi elogiativi che grandi rotocalchi patinati e TV dedicano al neofascismo come nuova moda giovanile.

Dopo l’elogio di «Marie Claire» alle militanti nazistoidi e antisemite di CasaPound, dopo il quadretto oleografico del Blocco Studentesco pubblicato su «Vanity Fair», ecco che ora anche «SkyTg24» ha dedicato un docufilm a «Lealtà Azione» andato in onda domenica in prima serata.

Presentati come tranquilli boy scout, i neonazisti di Lealtà Azione militano in un’associazione di estrema destra che si ispira a ex gerarchi delle SS e che in Italia rappresenta il volto ufficiale del circuito razzista e antisemita Hammerskin nato negli USA da una frazione del Ku Klux Klan.

Il docufilm, realizzato dal regista Andrea Bettinetti e intitolato «Crescere Neofascisti. Viaggio all’interno dell’universo Lealtà Azione» delinea una rappresentazione ingannevole e celebrativa dell’attività del gruppo neonazista, al punto da tacere completamente le tante violenze politiche e aggressioni razziste compiute dai suoi militanti. Uno spot pubblicitario filonazista in prima serata.

Perché il neofascismo non è un fenomeno spontaneo, ma un prodotto di laboratorio, una velenosa pianta di serra che ha bisogno di cure e finanziamenti continui da parte dei centri di potere per poter fare fiori e frutti.

Insomma, nulla di nuovo sotto il sole…

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[BO] ven 23 nov h.16: No al Decreto Salvini!

In questi giorni la Camera procederà alla conversione in legge del Decreto Salvini su sicurezza e immigrazione. È un ulteriore inasprimento delle politiche discriminatorie, repressive e securitarie che già erano state portate aventi dal precedente ministro Minniti. È un fatto grave che ci coinvolge tutte e tutti.

Venerdì 23 novembre dalle ore 16 si terrà in Piazza Nettuno un presidio per dire No al Decreto Salvini, organizzato dall’Associazione Lavoratori Italo-Marocchini, dall’Associazione Sopra i Ponti, da altre comunità migranti e da USB e Asia-USB.

Qui l’evento facebook e un’analisi delle conseguenze del Decreto Salvini.

Alle nostre spalle vi è un ventennio di politiche discriminatorie e razziste promosse a turno dal centrosinistra e dal centrodestra. È ora di dire basta e di costruire insieme una resistenza attiva contro lo sfruttamento e il razzismo!

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